Per coniugare le istanze ecologiste con quelle salutiste

Testimonianza di Stefano

Stefano aveva deciso di prendersi cura della sua salute e seguire una dieta consigliata da un nutrizionista, non tanto per dimagrire (aveva forse qualche chilo di troppo, ma nulla di eclatante) ma per assumere ogni giorno la giusta quantità di calorie e nutrienti. Tornato a casa con la sua bella dieta-tipo da 2200 calorie, la segue per qualche mese.

Foto di repertorio

Questo il pasto tipico indicato dal nutrizionista: a colazione, 200 g di latte e caffè, con 40 g di pane tostato; come spuntino uno yogurt alla frutta; a pranzo, 80 g di pasta integrale con 200 g di zucca e 15 di parmigiano, e di secondo 50 g di spek e insalata di finocchi (200 g), con 100 grammi di pane integrale. Per merenda altri 30 g di pane tostato e un kiwi. Per cena, 80 g di riso in bianco, 80 g di prosciutto cotto e 200 g di pomodori in insalata, con 100 g di pane integrale (in tutto, nei vari pasti, sono inclusi 24 grammi di olio extra vergine di oliva).

Un giorno, cercando informazioni su come diminuire il proprio impatto ambientale, capita sul sito Dalla fabbrica alla forchetta: sai cosa mangi?, dove scopre che l'aspetto della propria vita quotidiana su cui intervenire con maggior efficacia per avere una "impronta ecologica" minore è proprio quello dell'alimentazione, che conta ben di più di ogni altro: dai trasporti, al consumo di acqua, a quello di energie elettrica o di riscaldamento.

I dati sono convincenti, e anche del tutto logici, quindi decide di cambiare la sua alimentazione diminuendo la carne consumata, e un po' anche i latticini, perché ha capito che il problema dello spreco di risorse è legato agli allevamenti di ogni genere, non solo a quelli degli animali "da carne". Così, al posto del latte vaccino usa quello di soia e fa lo stesso per lo yogurt (dato che questi prodotti si trovano facilmente in tanti supermercati) e poi al posto dello spek inserisce un'insalata di fagioli e broccoli al vapore.

Lui non lo sapeva, ma con queste poche variazioni era già riuscito a diminuire il suo impatto del 25%!

Dato che la sua spinta iniziale nel controllare la sua alimentazione quotidiana era improntata su salute e benessere, si informa anche su questo versante, e scopre che l'alimentazione più sana è quella 100% vegetale (per informarsi consigliamo il sito PiattoVeg.info). Vede così la possibilità di coniugare le due istanze che gli stanno a cuore: quella ecologista e quella salutista, rendendosi anche conto che le ricette con ingredienti vegetali gli consentono di avere una dieta più varia e gustosa, avendo trovato sul web tante ricette 100% vegetali (tante ricette facili si trovano per esempio nella sezione Ricette del sito VeganHome).

Finisce quindi per sostituire la sua dieta iniziale, che ora si rende conto non essere molto sana, con una 100% vegetale, variando ogni settimana i piatti. Ed è così che arriva a diminuire il suo impatto totale di quasi il 60%: il suo menu iniziale causava un impatto ben 2,3 maggiore della sua dieta attuale.

Ecco un esempio di una giornata della nuova dieta:

Colazione: Latte vegetale di cereali, pane integrale spalmato con crema di frutta secca o semi.
Spuntino di metà mattina: pane tostato integrale 30g, 1 mela e 30 g di noci.
Spuntino di metà pomeriggio: latte vegetale di soia, macedonia di frutta fresca.
Pranzo: risotto integrale agli spinaci, polpette di verdura, lenticchie, pane.
Cena: pasta al pesto di pinoli e pomodori secchi, fagioli corona ai fondi di carciofo, pane integrale.

Si sente meglio, più in forma e più sano, ed è davvero contento del cambiamento!

Per imparare come cambiare in meglio la tua dieta quotidiana, ecco alcune facili ricette per la transizione

(Articolo della Redazione basato sulla testimonianza di Stefano C.)

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