Diego ha 30 anni, un lavoro molto impegnativo e una famiglia che ama e cui dedica più tempo possibile: la moglie Elena e la figlia di 2 anni, Roberta. Nel poco tempo che gli rimane, si dedica alla lettura, ed è così che un giorno inizia il libro Il maiale che cantava alla luna, del noto scrittore Jeffrey Moussaieff Masson, regalatogli dalla sua amica Marta.
Foto di repertorio
Diego non si definisce una persona che "ama gli animali", nel senso che non ha mai avuto una passione per gli animali domestici. Pure, non ha nemmeno mai fatto loro del male e, anzi, prova un sincero sdegno per ogni maltrattamento e abbandono, che trova azioni ripugnanti e profondamente ingiuste. E proprio al suo senso di giustizia fa appello il libro di Masson, che descrive la complessa vita emotiva degli animali di varie specie che oggi trascorrono a milioni una misera esistenza negli allevamenti e sono uccisi a pochi mesi o pochi anni d'età. E per i quali, dunque, la complessa vita emotiva, la loro capacità di provare sentimenti profondi ed emozioni forti, è solo causa di ulteriore sofferenza durante i lunghi giorni del loro confinamento.
Non occorre certo amare o provare tenerezza verso qualcuno per rispettare il suo diritto alla non sofferenza e alla vita, e per non accettare che venga sottoposto a violenza quotidiana, specie se è completamente indifeso.
Diego sa di essere anch'egli colpevole di tanta sofferenza, in quanto consumatore di tutti i prodotti per i quali gli animali vengono fatti così tanto patire: la carne e il pesce, il latte e i formaggi, le uova. Non può e non vuole far finta di nulla: è una persona dall'intelligenza acuta e la sua onestà intellettuale lo è altrettanto. Non ci sta a mettere da parte questo pensiero e lavarsi la coscienza con un "ma sì, lo fanno tutti, vuol dire che è giusto così.
Pensa a quello che ha mangiato il giorno prima:
Colazione: caffelatte, pane tostato
Spuntino: yogurt alla frutta, spremuta d'arancia
Pranzo: Risotto alle zucchine con parmigiano, trota lessata, pane
Spuntino: una pesca e un kiwi
Cena: braciola di maiale, caciotta, carote in tegame, pane integrale
Riflette su quanta sofferenza ci sia dietro a tutti gli "ingredienti" che derivano dagli animali. Decide di cambiare, di uscire da questa catena di sfruttamento e di morte violenta. Cerca spunti per menu alternativi, ricette. E scopre un mondo nuovo: la cucina vegan. Migliaia, decine di migliaia di ricette, tra libri e siti. Non è un appassionato di cucina, a casa cucinano a turno lui e la moglie, ma quando tocca a lui prepara solo cose molto semplici (Elena è un po' più brava, ma nemmeno lei è una cuoca provetta). Leggere di tutte queste ricette realizzate senza essere complici di violenza gli fa venir voglia di impegnarsi di più in cucina.
Così, si cimenta nella realizzazione di un pranzo vegan coi fiocchi, per moglie e figlia, che rimangono piacevolmente stupite da tutte queste leccornie. A fine pranzo, parla con Elena delle sue riflessioni, le chiede di leggere il libro di Masson e le comunica che ha deciso di cambiare modo di mangiare e che conta che anche lei farà lo stesso, dopo la lettura. La conosce bene, e sa che il senso di giustizia di lei è forte quanto il suo.
Infatti, così è. Elena e Diego si divertono allora a sperimentare tanti piatti nuovi: imparano a fare la maionese vegan (in 2 minuti si ottiene a costo quasi zero una maionese buonissima, leggi la ricetta), la besciamella per le lasagne (ecco la ricetta della besciamella e tanto altro.
Ecco il nuovo menù di una giornata di Diego:
Colazione: latte di soia, pane tostato con crema di mandorle
Spuntino: una mela e un kiwi
Pranzo: Risotto di piselli (porzione abbondante, da piatto unico), abbondante insalata di lattuga e carote, pane
Spuntino: tramezzini con tofu, pomodori e rucola
Cena: pasta con salsa di noci e pinoli, cavolfiore in besciamella con ceci, pane integrale
In tutto questo, Diego non si era ancora occupato dell'aspetto ecologista, ma si informa anche su quel fronte grazie alla lettura del libro successivo di Masson, Chi c'è nel tuo piatto? che si occupa diffusamente proprio di questo tema.
Calcolando l'impatto del suo vecchio menu onnivoro abbiamo verificato che è ben 5.5 volte superiore a quello vegetale, quindi il risparmio di risorse grazie al nuovo menu è consistente. A parità di calorie, il menù vegetale è decisamente più equilibrato, dato che contiene 88 g di proteine anziché 122 grammi (il doppio del suo fabbisogno).
Così, Diego non può che essere doppiamente contento della sua scelta.
(Articolo della Redazione basato sulla testimonianza di Diego A.; foto di repertorio)
Hai anche tu una storia da raccontare che possa essere di ispirazione per gli altri? Contattaci, possiamo basare su di essa un prossimo articolo!
Un video consigliato, per comprendere appieno la scelta vegan, in termini di etica, e apprezzarne tutti gli effetti positivi collegati nei campi dell'ecologia, salute, società e cucina. Tante testimonianze di persone che hanno scelto di cambiare il loro modo di mangiare:
(Articolo della Redazione basato sulla testimonianza di Luciano F.; foto di repertorio)
Vuoi raccontarci i motivi che ti hanno spinto a cambiare menù? Scrivici, potremo scegliere la tua storia per un prossimo articolo da pubblicare.
Ottenere un eco-menù è molto più semplice di quanto si pensi!
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